La ragazza del mulo. 1915-1917: il massacro sulla cresta di confine
Il suo nome era Luigia Concetta, ma tutti la chiamavano Giséta. Era nata il 1° maggio 1900 a Dosolédo, un paesino dell'alto Cadore incastonato fra le Dolomiti del Popèra, luoghi di natura potente e incantata che nel 1915 vennero travolti dalla furia della Grande Guerra: quasi 4000 morti in pochi giorni; 2000 falciati da bombe e fucili, 2000 soffocati dalle valanghe, migliaia i feriti e i prigionieri. Sulla Cresta di Confine si consumò un massacro che troppo a lungo è stato dimenticato dalla storiografia ufficiale. Un racconto corale dove alle voci dei soldati e al rumore delle armi fa da controcanto la tenera storia di una ragazza e di un mulo ritrovato fortunosamente in una trincea abbandonata, grazie al quale un intero paese riuscì a sopravvivere.