Storia partigiana. La guerra, la deportazione, la liberazione nelle memorie di Giorgio Ferrero
A diciannove anni, Giorgio Ferrero lascia la Facoltà di Ingegneria di Torino e sale sulle Alpi liguri a fare il partigiano. Un brutto Natale viene arrestato e deportato a Mauthausen e poi nel sottocampo di Ebensee. Gli fanno fare il manovale comune, a spostare pietre. Poi scoprono che sa usare gli esplosivi quelli degli attentati antifascisti - che adesso servono ai nazisti per la costruzione di gallerie, e lo fanno diventare un Technik Arbeit, un operaio specializzato. Dopo la Liberazione, da vero pioniere, trova un po' di pace lavorando alle trivellazioni del petrolio in Arabia. Là nessuno sa, nessuno fa domande. La vita ritrova un senso. Più di sessant'anni dopo, Giorgio racconta la Resistenza, il lager, il dopoguerra ai ragazzi di una quarta liceo, che decidono di scrivere la sua storia. Ricordare è una fatica estrema, ma l'interesse delle nuove generazioni porta alla luce la verità: gli orrori del lager, la rivolta dei deportati contro gli aguzzini dopo la Liberazione, cruda come la prigionia.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa