Zattere. Alla deriva con William Willis
Dal Perù alle isole Samoa: 6.400 chilometri tra le onde impetuose dell'oceano Pacifico, questa l'impresa di William Willis, uno degli ultimi avventurieri del mare. Nato alla fine del XIX secolo, trascorse i primi anni della sua carriera di marinaio, salendo e scendendo da navi mercantili in giro per il mondo. All'età di sessant'anni lasciò la moglie a New York e compì la traversata del Pacifico a bordo di una zattera di balsa che si era costruito da solo. In compagnia del gatto Meekie e del pappagallo Eekie, per 115 giorni galleggiò su e giù come un tappo attraversando l'oceano, con poca acqua e scarsi viveri. L'unico ad accorgersi di lui fu Long Tom, uno squalo bruno che lo seguiva unicamente per aver percepito la possibilità di cibarsi. Quando l'ernia che lo affliggeva divenne veramente grave, Willis non fece altro che appendersi a testa in giù all'albero maestro per contenere il dolore. Era nata così una leggenda che Thomas Reid Pearson, affermato scrittore americano, ha raccontato in questo libro di avventure di mare che raccoglie altre imprese di eroi straordinari del rafting oceanico, come Alain Bombard ed Eric de Bisschop.
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