«Nicevò». Neve, fame, prigionia
La naia dell'alpino Ivo Emett cominciò nel 1939, quando fu arruolato nella Divisione "Julia". Combatté dapprima sul fronte greco-albanese e poi in Russia, dove fu fatto prigioniero nel gennaio del '43. Tornò a casa solo nel '47, dopo aver conosciuto gli orrori della guerra e della prigionia nei lager sovietici, la fame, il gelo, le violenze. Lui e i suoi compagni al ritorno in Italia hanno denunciato gli abusi subiti dai sovietici e le connivenze dei comunisti italiani in Russia. Querelati dal senatore del PCI Edoardo D'Onofrio, vinsero la causa in un processo che fece scalpore. Le memorie di Emett sono una preziosa testimonianza della Seconda guerra mondiale, dagli inizi del conflitto sino al duro ritorno dei reduci alla realtà quotidiana.