Corsari in Adriatico. 8-13 settembre 1943
Le vicende descritte in questo libro non sono frutto di fantasia. Sono avvenute durante la Seconda guerra mondiale nei confusi giorni dell'armistizio italiano, quando due motosiluranti tedesche, con poco più di quaranta uomini a bordo, lasciarono la base navale di Taranto, dove erano ai lavori, per ritirarsi a Nord. Un trasferimento iniziato apparentemente come se fosse una fuga, ma che si trasformò subito in una lunga serie di azioni insidiose, a danno di britannici e italiani, che ricordano le imprese di corsari d'altri tempi. Al comando di un giovanissimo ufficiale, quelle due piccole unità, tra l'altro con solo una parte dei motori funzionanti, raggiunsero infine Venezia, dopo aver provocato l'affondamento di un incrociatore posamine e di un dragamine inglesi, di un cacciatorpediniere, di due dragamine, di un rimorchiatore e di una cannoniera italiani, oltre ad aver catturato, abbordandole, due navi mercantili. Nella città lagunare, infine, i loro equipaggi svolsero un ruolo determinante nella resa ai tedeschi dei locali contingenti militari italiani, rimasti isolati.
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