Storia della motonave Viminale
"...Guardando i nostri radar avvistammo un probabile bersaglio al largo di Palmi. Ci siamo avvicinati con lentezza ? il mio primo siluro di sinistra la colpì in pieno? ho visto la grande nave da trasporto esplodere e scivolare rapidamente sotto le onde." La notte del 25 luglio 1943 al largo della costa calabrese la Viminale viene affondata da una silurante alleata. Sessant'anni dopo un'équipe di subacquei identifica ed esplora il relitto insieme a Maria Pia Pezzali. Quest'ultima, con la collaborazione dello scrittore Achille Rastelli e dell'Ufficio Storico della Marina militare ne ha ricostruito la storia. La Viminale è rimasta inviolata fino al 2000 sul fondo del mare. Per il relitto il tempo si è fermato a quella tragica notte che la vide scomparire sotto la superficie del mare. È l'unica grande nave, tutta italiana e in acque nazionali, che i subacquei possono ancora ammirare perfettamente integra, molto ben conservata, posizionata in assetto di navigazione sul fondale sabbioso presso lo Stretto di Messina. La Viminale apre una finestra straordinaria su quelli che furono gli anni Venti, Trenta e sulla Seconda guerra mondiale, catalizzando intorno a sé le storie dell'epoca. Non solo. La nave si racconta anche attraverso le voci di testimoni, passeggeri, marinai, soldati rintracciati e intervistati dopo approfondite ricerche in Italia e all'estero, Stati Uniti e Australia in particolare. Emigranti, assaltatori, assaliti e naufraghi si ritrovano insieme a raccontare le loro esperienze di vita e di guerra. Fotografie storiche, documenti, esplorazioni subacquee si intrecciano per dare nuovamente vita e voce non solo a un'epoca, ma anche per ricordare che la tutela, la conservazione e il rispetto per questi relitti, preziosi testimoni, è dovere di ogni subacqueo e di ogni Autorità.
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