Il giramare ovvero i sette vizi capitali di un navigatore solitario
In un racconto umoristico, l'autore confessa i sette vizi capitali del navigatore solitario: dall'ira all'invidia, passando per l'avarizia, la pigrizia, quando la barca va da sé sotto la guida di Giscard, il pilota automatico, e la gola, perché il marinaio gastronomo al 30. giorno di dieta ricorda che la sua barca ricevette il battesimo "chez Bocuse". E se Antoine preferisce navigare in solitario, egli stesso riconosce il suo peccato di lussuria consumato negli scali. In alto mare, prevale la superbia "d'essere a prua, nudo, solo, padrone dell'avanzare di tutto quel meraviglioso insieme che è la mia imbarcazione".
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