Universi che cadono a pezzi. La fantascienza di Philip K. Dick
Philip K. Dick (1928-1982) si è da tempo affermato come un autore di culto fra gli appassionati del genere fantascientifico. La sua opera narrativa, più di quaranta romanzi e un centinaio di racconti, è tuttavia in grado di parlare a qualsiasi essere umano. I personaggi dei suoi romanzi sono prigionieri di un'illusione, quella di vivere in un mondo stabile e significativo. Questo mondo si trasforma invece, inesorabilmente, in un universo che cade a pezzi, dimostrandosi un'illusione di realtà generata dalla volontà di imporre un ordine all'esistente. Già demistificante rappresentazione del mondo contemporaneo, il territorio dove niente può durare per sempre, la fantascienza di Philip K. Dick diventa così una illuminante indagine sulle manifestazioni di un'esigenza esistenziale che è universalmente presente nell'uomo, ma che nella società contemporanea genera infinite contraddizioni: le stesse contraddizioni in cui i personaggi che popolano i suoi mondi immaginari rischiano di perdersi, ma che ognuno di loro cerca di superare.
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