Travestimenti della letteratura. Saggi critici e teorici (1897-1932) (I)
Estesi su un arco cronologico di più di trent'anni, i saggi presentati qui per la prima volta al pubblico italiano (con l'eccezione di "Forme semplici" che si avvale di una nuova traduzione) documentano l'interesse costante di Jolles per le forme della cultura e il rapporto ineludibile fra arte e tradizione dell'antico che applica anche alla letteratura la lezione di Warburg. L'indagine sulle forme semplici del libro più noto rappresenta così l'approdo ultimo di una ricerca che va sottratta al condizionamento della prima ricezione strutturalista e ricondotta alle sue radici storiche e antropologiche. Un lungo percorso, avviato nel 1898 con le considerazioni su folklore e scienza dell'arte parallele al viaggio di Warburg tra i Pueblo del New Mexico, che attraverso gli studi sugli elementi descrittivi e narrativi nelle arti figurative e le riflessioni degli anni venti sulla letteratura italiana del Trecento, da Dante a Boccaccio, scopre alla fine l'universo complesso della novella come luogo d'incontro fra i materiali sommersi della tradizione e della cultura popolare e l'individualità creativa dell'autore che li trasforma in simboli e figure di un mondo interiore.
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