La vera storia dei kamikaze giapponesi. La militarizzazione dell'estetica nell'Impero del Sol Levante
Perché circa mille 'cadetti' con un elevato grado di istruzione si arruolarono volontari per le operazioni suicide giapponesi (tokkotai) verso la fine della seconda guerra mondiale, anche se il Giappone stava perdendo? Erano forse, nel pensiero e nell'azione, la massima espressione dell'ideologia imperiale? In questo affascinante studio sul ruolo del simbolismo e dell'estetica in un sistema totalitario, Emiko Ohnuki-Tierney mostra come lo stato manipolasse il simbolo giapponese antico e venerato del fiore del ciliegio per convincere le persone di quanto fosse onorevole 'morire come i bei petali del ciliegio che cadono' per l'imperatore. Attingendo a diari mai pubblicati, Ohnnki-Tierney descrive l'agonia di questi giovani e la loro sfida contro l'ideologia imperiale. Ferventi seguaci di tradizioni intellettuali cosmopolite, i piloti vedevano il fiore di ciliegio non in termini militari, ma come un simbolo della bellezza sofferente e dell'ambiguità irrisolta delle loro vite così tragicamente brevi. Attraverso la sua analisi, l'autrice apre la strada a una nuova interpretazione della comunicazione simbolica, del nazionalismo, delle ideologie totalitarie e della loro espressione pratica.
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