Dizionario della memoria e del ricordo
La 'memoria' è diventata oggi un tema di discussione pubblica, e l'imperativo "Ricorda", legato alla trasmissione e all'identità delle culture, è assurto a monito per l'umanità di fronte agli orrori del XX secolo, alla sua "memoria del male e tentazione del bene". L'introduzione di nuove tecniche di immagazzinamento dei dati su base informatica ha reso disponibile una illimitata possibilità di raccolta di informazioni e archiviazione di memoria, imponendo tuttavia di interrogarsi sulle forme di discernimento e strutturazione del ricordo. Inoltre, le nuove ricerche sulla fisiologia della memoria, i modelli psicologici che definiscono la regolazione di ricordo e oblio, la pressione sulla ricerca medica indotta dall'inedita diffusione di patologie della memoria hanno modificato in profondità la rappresentazione scientifica del fenomeno. E neppure i tradizionali campi di analisi della trasmissione della memoria culturale, delle letterature, dei modelli pedagogici, delle ipotesi filosofiche sono rimasti immuni dalla spinta problematica proveniente da queste tre grandi correnti di sviluppo della ricerca e sono stati costretti a riformulare la propria impostazione, rivedere criteri di rilevanza e strategie conoscitive. Il Dizionario offre anche al lettore comune, in circa 500 lemmi aggiornati alle ultime ricerche (con relative bibliografie di riferimento) e firmati dai maggiori studiosi tedeschi dell'argomento, il contributo di un amplio novero di discipline (filosofia, psicologia, psicoanalisi, neurobiologia, letteratura, arte, pedagogia, scienze cognitive, informatica, antropologia, sociologia, studi politici, storia, scienze del linguaggio e della comunicazione) all'informazione, all'orientamento e alla comprensione dei diversi aspetti della memoria e del ricordo. Edizione italiana a cura di Andrea Borsari. Con la collaborazione di Martin Korte e Jurgen Straub.
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