Storia dello scetticismo
La riscoperta di Sesto Empirico e il dilagare dello scetticismo rinascimentale non sono stati una parentesi transitoria nella storia del pensiero o un'effimera moda intellettuale, ma hanno svolto un ruolo cruciale nella storia della filosofia moderna, tanto che essa va considerata come "il prodotto di un interscambio dialettico tra la rivisitazione dello scetticismo greco e gli innumerevoli tentativi di refutarlo o di superarlo". Al centro del libro il pensiero filosofico tra Erasmo e Spinoza: tra gli argomenti scettici del primo nella sua polemica religiosa con Lutero e lo scetticismo religioso del secondo. E' il periodo in cui si forma il metodo scientifico moderno, si sa, ma le cose non sono così semplici e lineari come spesso sono state presentate prima di questo studio fondamentale di Richard Popkin: non è sostenibile, per esempio, che l'atteggiamento scientifico nasca da una netta contrapposizione tra la ragione e la fede, né che il fideismo non possa accompagnarsi a posizioni rigorosamente empiriste. Insomma, le radici scettiche del pensiero occidentale sono indiscutibili, bisogna tuttavia seguirne gli insospettabili intrecci, preparandosi a incontrare antiscettici più scettici degli scettici e sostenitori della scienza che però affidano a Dio il criterio di certezza della conoscenza... Se, come scriveva un amico di Hume - un grande scettico, più che l'ultimo nel terzetto degli 'empiristi', dopo Locke e Berkeley -, "in ogni epoca i saggi finiscono per abbracciare la tesi, sviluppata da Pirrone e riproposta da Hume, che i dogmatici sono dei pazzi", è merito anche di questo affascinante lavoro antidogmatico di Popkin.