Il patrimonio urbano moderno. Esperienze e riflessioni per la città del Novecento
Carbonia esiste come città grazie a un'immensa miniera di carbone, la più grande d'Italia e una delle maggiori d'Europa, una macchina di progresso poi caduta in un oblio doloroso con la crisi del settore minerario. Ma questa company town novecentesca ha saputo crearsi un nuovo futuro, utilizzando le proprie radici come contenitore di nuove immaginazioni. Il progetto di riqualificazione ha saputo mettere in gioco la comunità, il patrimonio urbano, la memoria del lavoro, le archeologie industriali dell'intero bacino carbonifero, con il loro potente impatto visivo e simbolico, evidenziando un paesaggio moderno di portata internazionale, come dimostra il riconoscimento che Carbonia ha ricevuto con il Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa 2010-2011. A partire dal caso di Carbonia e da altre significative esperienze di restauro del moderno (Ivrea, Lione, Crespi d'Adda, Schio), il volume presenta una riflessione sulla città del Novecento, soffermandosi sulla tematica della tutela e sul ruolo delle istituzioni e delle politiche culturali nel percorso di riconoscimento dei patrimoni moderni. Ribaltando un giudizio spesso negativo verso i beni architettonici e urbanistici del secolo scorso, prova a spostare il punto di osservazione dai monumenti intesi in senso tradizionale ai tessuti urbani e sociali.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa