Dopo il sogno. Architettura e città nell'America di oggi
Diane Ghirardo propone un'analisi appassionata e impietosa dei rapporti che legano architettura, città e società americane tra la fine del XX e gli inizi del nostro secolo. Le costruzioni delle "acropoli" losangeliane, le opere e le retoriche di architetti come Richard Meier o Peter Eisenman sono discusse e valutate in rapporto ai bisogni dei cittadini e alle esigenze concrete delle comunità urbane, rifuggendo alle astrazioni teoriche o ai processi mediatici con cui questi e altri maitres à penser spesso finiscono soltanto con il legittimare le strategie economiche e d'immagine dei loro committenti. In altre pagine, l'autrice si allontana dai riflettori, per ripercorrere gli spazi desertici del Sud-Ovest americano alla ricerca di un'architettura lontana dalle seduzioni dello star system (ma "a Houston si costruivano case in metallo molto tempo prima che Frank Gehry rivestisse di metallo galvanizzato la propria abitazione privata di Santa Monica"). Uno scritto fondamentale è dedicato al Pueblo di Los Angeles, emblema tutt'altro che rassicurante del "melting pot": piuttosto, un luogo di forti identità latinoamericane, sistematicamente osteggiate e falsificate dall'establishment losangeleno, attraverso una trasformazione forzata in "folklore".
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