Civilissimo e barbaro. Marcello Mascherini scultore
Il "civilissimo Mascherini, il barbaro Mascherini". In due aggettivi Alfonso Gatto coglieva, nella sua monografia del 1969, l'affascinante "duplicità" dell'artista udinese-triestino (1906-1983), uno dei grandi nomi della scultura italiana del Novecento. Civilissimo nella sua inesausta ricerca umana e intellettuale, barbaro nel riferimento espressivo a un mitico (o mitologico) arcaismo contrappuntato di paniche accensioni, Marcello Mascherini in questa biografia, che privilegia l'uomo rispetto all'artista, lo conferma.
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