Mario Cocchi
Negli ultimi anni dell'Ottocento Livorno può essere definita una città di pittori, grazie alla presenza, tra gli altri, di Giovanni Fattori, Giovanni Bartolena, Ulvi Liegi, Mario Puccini, Plinio Nomellini e Amedeo Modigliani. E in questa città, che vanta quindi grandi eredità (non solo per l'attività dei Macchiaioli) e che si propone come culla di nuovi fermenti artistici, che ha operato Mario Cocchi, tra i fondatori nel 1920 del Gruppo Labronico, che aveva riunito i più importanti pittori livornesi contemporanei e che aveva organizzato rilevanti mostre storiche.
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