Fréjus. Memorie di un monumento
La vicenda del traforo del Fréjus, dai primi progetti alla caduta dell'ultimo diaframma di roccia, è parallela a quella dell'unità d'Italia: due grandi imprese, entrambe concepite e perseguite in modo caparbio da un piccolo-grande Piemonte protagonista sulla scena internazionale. Roberto Antonetto dedica questo libro al monumento eretto a Torino, in piazza Statuto, restaurato di recente e depositario di memorie inestimabili. Con le sue statue contorte e il suo genio alato, quella guglia rocciosa ha un significato che va al di là dell'esperienza, per quanto straordinaria, del traforo ferroviario. Simbolo di una stagione cruciale della Torino di metà Ottocento, il monumento, attraverso la scrittura di Antonetto, riflette l'audacia di Cavour, l'orgoglio delle Società Operaie e il travaglio di uno Stato nazionale ai suoi albori. La lettura di quest'opera, estremamente godibile, ricalca con leggerezza una copiosa documentazione storica, rivisitando eventi e personaggi (tra cui i celebri ingegneri Grattoni, Grandis e Sommeiller) con un ritmo narrativo sorprendente, accompagnato da un centinaio di immagini a colori.
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