Frontiere
"Lungo le frontiere il passo è sospeso per definizione. I tempi morti del passaggio, dell'incertezza, della paura e della speranza, sono gli unici veramente vivi. Le frontiere animano lo sguardo anche nel tragico. Il naufragio coinvolge "lo spettatore" lucreziano sulla terraferma, lo sottrae all'immobilità, lo costringe al confronto, al riconoscimento di sé nell'Altro. Lungo le frontiere non c'è fiction che tenga, perché la vita è clandestina, nascosta, inquieta, rischiosa. Un azzardo sempre inedito." (dalla Premessa di Oscar Iarussi)
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