I doveri della libertà
"In Italia le culture politiche dominanti sono state due, la cattolica e la comunista: l'una prometteva il paradiso dopo morti, l'altra in terra grazie alla rivoluzione. I diritti individuali per ragioni diverse ma alla fine coincidenti erano evitati come la peste". Comincia da qui il colloquio di Emma Bonino intorno alla libertà e ai diritti. Cos'è la libertà gli italiani l'hanno dimenticato e l'hanno sostituita con la sua caricatura. I diritti, la legalità, le altre parole della democrazia sono di continuo contraffatte. I pubblici divieti e le licenze private, il consolidarsi di un nazionalismo miope, le liberalizzazioni economiche mancate sono altrettante ferite allo Stato di diritto. Attraverso l'analisi del rapporto tra libertà economica e uguaglianza, Emma Bonino approda alla riflessione sulla libertà come responsabilità dei cittadini; al valore di regole certe, uguali per tutti, ma anche al rilievo che ha avuto la disobbedienza civile. Ripete con J. Monnet: "Niente è possibile senza le persone, nulla è duraturo senza le istituzioni". E poi, il clericalismo, il corpo delle donne ridotto a un nuovo campo di battaglia del potere in tv e negli stereotipi maschilisti, l'informazione negata: tutti sintomi della malattia della nostra democrazia.