Eugenio Garin. Un intellettuale nel Novecento
"Eugenio Garin oggi deve essere considerato, oltre che come un classico della storiografia, come un testimone, e una 'fonte', di un'epoca che va riconsiderata in termini nuovi, al di là delle prospettive illuminate nei suoi stessi lavori". Michele Ciliberto - che ne è stato prima allievo e assistente, poi successore all'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento e alla Scuola Normale Superiore di Pisa - delinea un profilo originale di Garin intrecciando tematiche filosofiche con aspetti della sua personalità. In particolar modo si sofferma sull'interpretazione del Rinascimento, la posizione nei confronti delle grandi correnti filosofiche e politiche del Novecento e la sua vocazione di maestro. L'itinerario intellettuale di Garin emerge così in tutta la sua complessità, dalla philosophie de l'esprit giovanile al rapporto con Gramsci, fino ai lavori degli ultimi anni in cui dominano motivi di tipo nichilistico. In queste pagine, Michele Ciliberto ha scelto di valorizzare in primo luogo i testi di Garin meno noti, se non addirittura usciti dalla circolazione, come è avvenuto alla gran parte dei lavori pubblicati dalla seconda metà degli anni Trenta fino alla seconda metà degli anni Quaranta. Ciliberto indaga l'opera gariniana anche alla luce di nuovi materiali depositati nell'Archivio Garin della Scuola Normale Superiore di Pisa, dove sono raccolti circa 20mila fra lettere e documenti dagli anni '30 fino agli inizi del 2000.
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