Storia dell'Italia liberale
La prima fase dell'Italia postunitaria è caratterizzata dallo sforzo del nuovo stato di rafforzare le fragili istituzioni e costruire una difficile identità nazionale. La complessità di tale tentativo deriva dallo scontro tra la modernità del parlamentarismo cavouriano e una prassi della discrezionalità e dell'emergenza tutta mirata al contenimento più o meno autoritario dei contrasti. Fulvio Cammarano racconta le tensioni politiche di quegli anni (gli scontri tra il sovrano e la volontà delle Camere, tra la Destra e la Sinistra Storica, il trasformismo, gli scandali, l'emergere delle opposizioni antisistema, la crisi di fine secolo) e mostra la trama di un sofferto processo di legittimazione che ha fatto leva sull'unica realtà che poteva garantire un sia pur debole fattore unificante: la classe politica. In assenza di un forte collante istituzionale (una monarchia prestigiosa, un esercito forte, una burocrazia efficiente, una costituzione popolare) in grado, come negli altri Paesi, di tenere insieme le mille anime politiche, sociali e culturali che attraversavano la penisola italiana, il Parlamento e i suoi protagonisti hanno fornito l'alfabeto minimo indispensabile per tenere unito il sistema politico italiano.
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