Nel nome dell'Italia. Il Risorgimento nelle testimonianze, nei documenti e nelle immagini
Il Risorgimento è stato un processo complesso, contraddittorio e alimentato da un sistema di valori forse lontani dalle sensibilità di oggi, contrariamente a quanto spesso sostiene la retorica ufficiale sul 150° dell'Unità d'Italia. Anzi, a rileggere le pagine scritte dai protagonisti dell'epoca si può addirittura sostenere, come Alberto Mario Banti, che il sistema di valori risorgimentale è molto più vicino di quanto non si pensi alle politiche secessioniste di certe aree politiche: dal culto della nazione come comunità di discendenza al virilismo che vuole gli uomini a combattere e le donne a casa, fino al culto del martirio, della sofferenza, del sacrificio, specie se si tratta di sacrificio bellico. Questo volume si propone di rimettere in discussione alcune tesi correnti, non attraverso interpretazioni o saggi di esperti ma direttamente dalle pagine di Mazzini o d'Azeglio, Garibaldi o Cavour o dei tanti altri che fecero l'Unità d'Italia. Accanto a documenti canonici, sono state selezionate fonti valorizzate dalla ricerca storica più recente: quelle letterarie, così importanti nell'animare le idealità risorgimentali; i documenti privati (lettere, diari) capaci di gettar luce sugli entusiasmi e sulle incertezze, sulle grandezze e sulle fragilità di chi ha vissuto di persona le vicende risorgimentali; i testi che consentono di ricollocare nella scena le donne che cercavano di conquistarsi un loro spazio; e, infine, le fonti iconografiche.
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