La rivincita del Nord. La Lega dalla contestazione al governo
La Lega Nord è ormai diventata protagonista della vita politica italiana. Dopo aver svolto per molti anni soprattutto un ruolo di contestazione del sistema tradizionale dei partiti, oggi il Carroccio è in grado di guidare importanti trasformazioni non solo delle politiche pubbliche ma anche del clima politico e degli orientamenti prevalenti a livello popolare. Il partito fondato venti anni fa da Umberto Bossi si è notevolmente trasformato, ma ha mantenuto una non comune continuità e coerenza rispetto al modello originario. Così che per molti aspetti la Lega appare sempre la stessa, con una identità politica e parole d'ordine che conosciamo da allora: l'autonomia delle regioni del Nord contro 'Roma ladrona' e la battaglia contro gli immigrati e la criminalità. Di questi due tratti che la connotano in modo permanente, il primo è stato politicamente declinato in varie forme - federalismo, indipendenza, secessione, devolution - ma ha sempre rappresentato il punto di riferimento fondamentale per l'identità, le scelte politiche e l'azione del Carroccio. L'altro è la sua capacità di rapportarsi agli umori, alle opinioni e ai pregiudizi più diffusi nei settori popolari delle regioni settentrionali, impegnandosi a rappresentarli nell'arena politica e stringendo con loro un rapporto 'vero', quale gli altri partiti non sono più in grado di stabilire. La sua presenza forte e radicata sul territorio ha riattivato la frattura centro/periferia a partire dalle regioni italiane più ricche e sviluppate.
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