Non fatevi ingannare dalle ridotte dimensioni di questo libro. Perché nelle sue 118 pagine c’è tanta di quella materia che, alla fine della lettura, forse non saprete, subito, esattamente come lavorarla, come ricomporla. Sì perché vi sentirete, probabilmente, con un senso di spaesamento. E avvertirete, forse come me, la sensazione particolare che dà il titolo di un libro quando si fa tutt’uno con il sentimento che tale libro lascia. È un testo del 2010 ma, se ve lo siete fatto scappare, ponete rimedio, se potete. Un motivo su tutti: sebbene siano passati sei anni dalla data della sua pubblicazione, sembra che nulla sia cambiato. E questo, a mio avviso, è un criterio a cui bisognerebbe dare importanza quando si cerca di capire il valore di un libro. Perché lo spaesamento di cui parla è lo spaesamento dell’Italia...
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