I ricercatori non crescono sugli alberi
Le nuove leve non riescono a entrare nel mondo della ricerca, l'università è dominata dalle baronie, i concorsi sono truccati, i ricercatori sono pagati poco: casi isolati o problemi strutturali? E possibile riformare il sistema della ricerca e dell'università? Queste le domande cui questo libro risponde, descrivendo lo stato dell'università e della ricerca in Italia: dalla forma barocca dei bandi per i posti da ricercatore alle carriere basate sull'anzianità e il conseguente invecchiamento dei docenti universitari, fino alla proverbiale inamovibilità di chi dirige la ricerca. Si passano in rassegna i punti su cui politiche responsabili dovrebbero intervenire per iniziare un percorso verso un sistema meritocratico invocato a gran voce da tutti, ma da nessuno realmente messo in pratica. Cambiare le cose non sarà facile perché sono tanti i piccoli interessi che gravano sulla ricerca e sull'università. Eppure la situazione è talmente degenerata da rendere un intervento necessario e improrogabile.
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