Storia dell'Università di Palermo dalle origini al 1860
Palermo, una capitale senza 'Studium', senza Università degli Studi, come del resto parecchie altre in Italia: Milano, Venezia, Firenze, anch'esse città capitali ricche di Accademie culturali, ma prive di propri Atenei, dislocati invece nelle città minori. Una situazione che per Palermo si trascinò per l'intera età moderna, non sempre addebitabile però come altrove alla volontà politica, bensì piuttosto al verificarsi di una serie di occasioni mancate, di circostanze tutte sfavorevoli alla realizzazione del progetto di istituzione di uno Studium generale. Solo un decennio dopo la cacciata dei gesuiti, fu istituita a Palermo una Reale Accademia degli Studi (1778), privata però della potestà di conferire titoli dottorali, che dovevano conseguirsi presso l'Università di Catania. E dovette trascorrere ancora quasi un trentennio perché nel 1805-06 l'Accademia fosse trasformata in una completa Università di studi con le sue quattro facoltà (teologica, filosofica, legale, medica) e la potestà di conferire finalmente le lauree. Sulla base di un attento studio delle fonti, reperite presso l'archivio storico dell'Università e soprattutto presso il fondo 'Commissione Suprema di Pubblica Istruzione ed Educazione' dell'Archivio di Stato di Palermo, questa storia dell'Università di Palermo ricostruisce il lungo percorso precedente la sua istituzione e ne segue dettagliatamente il difficile primo mezzo secolo di attività : una attività fortemente condizionata da una politica culturale governativa all'insegna del motto 'la troppa luce offende' e tuttavia non priva di risultati positivi per avere tra l'altro favorito l'accesso di nuovi strati sociali all'istruzione universitaria, che l'autore è in grado di documentare ampiamente grazie a una conoscenza approfondita della società del tempo e del periodo storico considerato. Il termine ad quem è fissato al 1860, data della fine del regno borbonico. Con l'unificazione italiana ha inizio, infatti, anche per l'Ateneo palermitano una nuova storia, ancora tutta da ricostruire.
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