Galileo e il fotodiodo. Cervello, complessità e coscienza
Più di un filosofo ha dichiarato che il mistero di come il cervello possa generare la coscienza, la materia generare la mente, è e rimarrà insolubile. Molti scienziati hanno concluso che se le neuroscienze potranno un giorno offrire una spiegazione completa di come funziona il cervello, di come possiamo rispondere a segnali luminosi e acustici, non potranno mai spiegare come ne emerga la coscienza, l'esperienza soggettiva di un cielo stellato o del rombo di un tuono. E infatti gli enigmi e i paradossi abbondano. Sappiamo che la coscienza è prodotta in qualche modo dai 30 miliardi di cellule nervose del cervello. Ma perché allora i 50 miliardi di cellule nervose del cervelletto, una parte del sistema nervoso altrettanto complicata, non producono nulla di simile? Sappiamo che il cervello durante il sonno è attivo quanto durante la veglia. Perché allora in certi stadi del sonno la coscienza si riduce sino quasi a svanire? I paradossi sfidano la ragione, ma qualche volta la aguzzano. Con Galileo a fare da guida in una serie di esperimenti reali e immaginari, questo libro presenta i risultati di un lungo viaggio alla rierca di una soluzione.
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