Il fascismo ha tentato di sfruttare l'emigrazione come strumento di penetrazione e di condizionamento nei paesi occidentali e nelle proprie colonie. L'emigrato non ha disdegnato di utilizzare il fascismo per migliorare le proprie condizioni nei paesi d'immigrazione. Gli studiosi, che hanno collaborato a questo testo, hanno verificato i successi, ma anche i limiti della penetrazione fascista in tutti i luoghi di emigrazione. Il fascismo non è infatti riuscito a guadagnare l'appoggio incondizionato delle comunità all'estero e queste, con l'approssimarsi della seconda guerra mondiale, si sono allineate sostanzialmente ai paesi d'immigrazione.
Il volume analizza il percorso dei fasci nelle colonie italiane e nelle più frequentate realtà di immigrazione: Francia, Belgio, Gran Bretagna, Austria, Germania, Canada, Stati Uniti, Argentina, Brasile e Australia.
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