Alessandro Magno. La realtà e il mito
Pochi personaggi nella storia hanno acceso tanto la fantasia come Alessandro Magno, il conquistatore macedone che in poco più di dieci anni - dal 334 al 323 a.C. - si impadronì dell'immenso impero persiano di Dario e condusse il suo esercito fin sulle ignote rive dell'Indo, cambiando la faccia del mondo. Se è vero che, all'indomani della sua morte, il favoloso impero da lui costruito si sgretolò, vittima dell'ambizione dei suoi generali, rimane il fatto che il suo breve regno segnò una rottura nella storia del bacino orientale del Mediterraneo; una rottura che fu insieme politica (con la nascita della monarchia ellenistica, erede della cultura greca) e culturale (con lo sviluppo di nuove forme di pensiero e di sincretismi religiosi nati ad Alessandria). A distinguere questo libro non è tanto l'analisi degli avvenimenti o della vera personalità di Alessandro Magno, quanto la discussione della sua immagine di re-dio invincibile attraverso i secoli. Dall'illustre discendente di Zeus al monarca assoluto, dal prode cavaliere cristiano al re-filosofo di arabi ed ebrei, questo libro racconta la leggenda contrastata di un eroe di volta in volta esaltato o demonizzato.
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