Storia del Banco Ambrosiano. Fondazione, ascesa e dissesto 1896-1982
La storia del Banco Ambrosiano attraversa quasi tutta la vicenda economica del Novecento in Italia. L'Istituto, nato nel 1896 per volontà dell'avvocato bresciano Giuseppe Tovini, conobbe sin dall'inizio un apprezzabile successo, sfruttando il momento del decollo economico in età giolittiana. Successivamente registrò una crescita intensa, peraltro non priva di momenti di criticità, determinati anche dalla peculiarità di essere una società ad azionariato diffuso. Nel tempo quest'ultima caratteristica alimentò negli amministratori del Banco un senso di diversità che da un lato valse a salvaguardarne l'indipendenza, ma dall'altro finì per consentire la deviante ricerca di potere di Roberto Calvi, che portò il Banco al dissesto nel 1982. La liquidazione coatta della società sanzionò in modo traumatico e doloroso la conclusione di una storia che in passato si era felicemente intrecciata con quella dello sviluppo economico e civile del mondo lombardo. Fu proprio al fine di evitare l'irrimediabile perdita dell'identità e dei valori racchiusi in quella storia che nacque il Nuovo Banco Ambrosiano, al quale fu affidato il compito di far rinascere l'azienda raccogliendo l'eredità migliore del passato.
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