Opinioni in percentuale. I sondaggi tra politica e informazione
"Se dopo questo spettacolo siete disgustati di noi avete ragione". Alle 5 del mattino del 7 novembre 2000 Dan Rather, il più famoso anchorman americano, ammette il più grande flop della storia dei sondaggi. Dopo una notte in cui Bush e Gore vengono dati alternativamente per vincenti, gli americani si svegliano senza presidente. Quello delle lezioni Usa è solo l'ultimo caso che invita a riflettere sull'utilizzo dei sondaggi, sulla loro capacità previsionale, sulla realtà virtuale da loro troppo spesso determinata. In Italia, i sondaggi si affermano nell'ultimo decennio. Ed è un boom. Le aziende, i media, le istituzioni sembrano non poterne più fare a meno. Ma è la politica, in particolare, il loro regno. Sbagliati o giusti che siano, influenzano i programmi dei partiti, la propaganda e la gestione dei risultati delle consultazioni. Questo libro svela le ragioni profonde di alcune scelte strategiche e fa capire come i sondaggi abbiano rivoluzionato il sistema politico. Ma parla anche del difficile colloquio tra sondaggi e media. Stigmatizza alcuni eccessi di spettacolarizzazione. E invita a minore spregiudicatezza.
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