L'università dei tre tradimenti. Un dossier ancora aperto
Dopo un lungo sonno, l'università italiana attraversa una serie di trasformazioni, prodotte da un complesso sistema di leggi e decreti, che promettono di modificarne l'immagine e la struttura. Malgrado tutto, alcuni dubitano che cambierà davvero qualcosa fino a che non si metterà mano alla globale moralità del mondo universitario e alla riforma dei poteri che vi si esercitano. "L'università dei tre tradimenti", pubblicato dapprima nel 1993 e seguito da un immediato successo, ha lasciata una larga traccia di discussioni e di polemiche. Amato e vituperato con ugual forza da opposti partiti, ha dato per la prima volta una descrizione documentata e drammatica, anche se talvolta dai toni irresistibilmente comici, di un sistema universitario arretrato, tribale, poco efficiete, duramente discriminatorio verso gli studenti e votato sopratutto alla propria riproduzione. Oggi il libro si pubblica aggiornato nei dati, ma non diverso nello spirito. Il dossier è ancora aperto: l'università non cambierà davvero fino a che non rimedierà all'enorme dissipazione di intelligenza dei giovani e non metterà in primo piano la dedizione alla ricerca e il rigore nella spesa delle risorse pubbliche.
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