Guerra partigiana tra Genova e il Po
Negli ultimi anni le vicende legate alla lotta partigiana e alla guerra civile hanno conosciuto un nuovo interesse. Non sempre l'ansia di rinnovamento ha però reso giustizia alla storia di quegli anni: vicende già conosciute sono state presentate come novità assolute ignorando i contributi rilevanti offerti dalla storiografia. Anche la storia partigiana della provincia di Alessandria ha avuto il suo storico precoce in un giovanissimo Giampaolo Pansa che nel 1958 si presentò ad un giovane docente dell'Università di Torino, Guido Quazza, per proporgli una tesi sulla Resistenza nell'alessandrino. Ne sortì un lavoro in due tomi che, riveduto, divenne dieci anni dopo "Guerra partigiana tra Genova e il Po". Il volume presentava, oltre a un'accurata ricostruzione degli avvenimenti, una sorprendente presenza di temi che la storiografia sul movimento resistenziale affronterà senza reticenze solo molti anni dopo. I conflitti tra le varie formazioni, l'analisi delle difficoltà attraverso cui prendono consistenza e si sviluppano le bande, la natura dei rapporti tra partigiani e popolazioni sono affrontati con un autorevolezza e una indipendenza di giudizio non comuni tra gli storici del movimento partigiano degli anni Sessanta.Alla riedizione del volume si accompagna una inedita conversazione tra Giampaolo Pansa e Roberto Botta.
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