Scrittori italiani di economia
Le radici e le principali costanti del pensiero economico italiano - da Pantaleoni a Barone, da De Viti a Ricci, sino a Sraffa, Baffi, Caffè - vengono presentate in un'antologia di pagine 'belle' per incisività, eleganza, chiarezza. L'intento è di riproporre il gusto delle fonti originali, valorizzarne i pregi anche di scrittura, riaffermare che la lingua madre nelle sue espressioni alte resta strumento essenziale nella stessa analisi economica.La raccolta è incentrata sul rapporto fra mercato e democrazia, un problema cruciale, sempre attuale. Gli scrittori italiani d'economia lo hanno denunciato, e affrontato, da posizioni analitiche e ideologiche diverse. Per aver fatto ciò non pochi hanno dovuto pagare di persona. Li ha accomunati l'impegno di avvicinare al modello di una moderna democrazia economica la realtà italiana, segnata da commistione fra stato e mercato, politica e burocrazia, industria e finanza.L'antologia è rivolta al lettore anche non specialista nella materia economica. Comprende un'ampia introduzione dei curatori, due postfazioni di Cesare Cases e Tullio De Mauro sugli aspetti linguistici e letterari dei saggi raccolti, brevi schede bio-bibliografiche sugli autori.
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