Il nervo della guerra. Rapporti delle Militärkommandanturen e sottrazione nazista di risorse dall'Italia occupata (1943-1944). Vol. 2
Ma l'occupazione nazista della Penisola fra 1943 e 1945 non costò nulla all'Italia? Oltre al tragico bilancio di violenze e di lutti connesso alla guerra sul suolo nazionale, quell'occupazione tedesca non ebbe anche un pesante risvolto economico? In effetti i territori occupati dalle truppe del Terzo Reich, sui quali si era costituita la Repubblica sociale italiana, non rimasero indenni dalla sistematica e pesante opera di spoliazione e asportazione di risorse economiche locali, necessarie allo Stato nazista per continuare la propria guerra: un'opera di sottrazione di risorse che era stata già applicata a tutti i territori europei caduti sotto il tallone del Nuovo ordine europeo voluto da Hitler. Questo aspetto della storia del 1943-1945, sempre ricordato ma mai a sufficienza studiato, è al centro della presente imponente pubblicazione che contiene saggi di Laura Di Fabio, Silvia Inaudi, Nicola Labanca, Pierluigi Pironti e Alessandro Salvador e che raccoglie un'eccezionale documentazione di parte tedesca: le carte che dovevano servire proprio come strumento preparatorio di quell'opera di sottrazione e deportazione nazista di risorse italiane. Così, in queste pagine, per la prima volta messe a disposizione del lettore italiano, è possibile sfogliare le sezioni economiche dei periodici rapporti delle Militärkommandanturen tedesche. Questi enti, presenti in tutto il territorio occupato, dovevano fotografare la realtà italiana nel suo complesso e in particolare censire le risorse economiche del Paese. Anche grazie a questo censimento, poi, sarebbe stata effettuata la sottrazione di risorse italiane utili al Reich. Mai sino ad oggi raccolti tutti assieme, questi rapporti economici delle Militärkommandanturen tedesche per un verso documentano la vastità delle aspirazioni naziste e il dettaglio delle conoscenze dell'economia italiana, così come, per un altro verso, possono servire come una fondamentale fonte documentaria per scrivere la storia economica e sociale dell'Italia occupata fra 1943 e 1944. La pubblicazione è stata resa possibile dall'Associazione nazionale vittime civili di guerra e dal Fondo italo-tedesco per il Futuro.
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