Il male che viene. Saggio incalzante sulla fine dei tempi
Questo breve saggio nasce da un'idea a prima vista insopportabile: la fine della storia è ormai cosa certa. È insomma passata l'epoca in cui potevamo sperare di impedire, con un ultimo sussulto di orgoglio collettivo, l'annientamento prossimo del nostro mondo. È iniziato il tempo in cui la fine dell'umanità è diventata del tutto certa, nel volgere di un periodo storico abbastanza breve. Ne consegue che affrettarsi a distruggere tutto, magari provandoci gusto, diventerà non solo sempre più allettante, ma anche sempre più ragionevole: che altro resta da fare, infatti, se tutto è perduto? Anzi, per certi versi la tentazione del peggio anima fin da ora coloro che sanno che viviamo i tempi della catastrofe finale. Sotto questa luce crepuscolare, il Male - così come la violenza e il senso della vita - cambia valore e contenuto. Castel se ne lascia interpellare ed esplora le conseguenze - talora paradossali - di questa prospettiva reale, già presente più che futuribile. Al Male imminente, esiste forse un qualunque Bene da opporre? Insomma: siete pronti per la fine del mondo? Un libro controcorrente, che si interroga sul futuro della terra e dell'umanità, scrutando seriamente e laicamente l'attuale orizzonte apocalittico.