Il concetto di servizio pubblico radiotelevisivo. L'evoluzione del dibattito su missione, impresa e programmazione
Il volume nasce da una ricerca sulla letteratura che ha accompagnato il dibattito in Italia sul servizio pubblico radiotelevisivo dagli anni '70 ai giorni nostri. I nodi tematici su cui si è concentrata la ricerca sono essenzialmente tre: la definizione del concetto di servizio pubblico radiotelevisivo e della sua "mission", il processo di imprenditorializzazione, il mix dei programmi. A partire della nozione habermasiana di sfera pubblica, il servizio pubblico radiotelevisivo può essere definito come promotore di una "sfera pubblica elettronica", ovvero come spazio di confronto socio-politico, di elaborazione culturale, di rappresentazione e di integrazione di contesti e realtà sempre più larghi e complessi (le famiglie, le organizzazioni civili, i diversi gruppi etnici e religiosi, le subculture giovanili, le periferie cittadine e del Paese, il mondo). Dal "Rapporto degli esperti" del '69, alla "riforma mancata" del '75, all'avvento delle reti private, il processo di imprenditorializzazione della Rai ha visto la piena affermazione in tempi recenti dell'ipotesi di una Rai come azienda "non profit" organizzata in un sistema fondazione-holding che, nel complesso, ha finalità commerciali, quotarsi in borsa, essere privatizzate e remunerare gli azionisti.
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