Dizionario teologico degli scritti di Qumran. Vol. 4: Kohen - Maśkîl
Obiettivo di questo Dizionario Teologico degli scritti di Qumran è di illustrare la natura filologica e la valenza teologica del lessico costitutivo della letteratura rinvenuta nei pressi del Mar Morto. La grande varietà di orientamenti metodologici con cui vengono affrontate le problematiche connesse ai vari lemmi consente di esporre in termini esaurienti e articolati la ricezione, la ripresa e la continuazione o anche lo sviluppo dei diversi motivi e filoni teologici della cultura ebraica tradizionale nei secoli a cavallo dei tempi di Gesù, dal messianismo e dall’apocalittica all’ecclesiologia e alla vita comunitaria, come anche di singole figure di grande rilevanza storica e teologica, ad esempio, per limitarsi a questo volume, Melchisedek e Mosè, al quale viene dedicata una trentina quasi di colonne. Tra le voci di questo quarto volume ̶ racchiuse fra due lemmi d’importanza capitale per la configurazione istituzionale della comunità di Qumran, kôhēn «sacerdote» e maśkîl «istruttore» ̶ figurano lemmi di grande interesse sia istituzionale sia antropologico sia teologico, ad esempio mebaqqer «sorvegliante, ispettore», lēwî «Levi, levitico», mal’āk «messaggero», mamzēr «meticcio, bastardo», lēb, lēbāb «cuore» , miṣrajim «Egitto», milhāmāh «guerra», miṣwāh «precetto,comandamento», mût «morte», ecc.