H.D. La donna che divenne il suo nome
Costruzione dell'identità di donna e artista, ricerca mistica, esoterismo sono altrettanti aspetti a cui allude il titolo di questo volume, che sottolinea la centralità della lingua, e in particolare del nome nella produzione modernista di Hilda Doolittle, americana trapiantata a Londra, nota con lo pseudonimo di H.D. Tre parole, come un 'leitmotiv', ricorrono nella sua opera che si dipana nell'arco dei primi sessant'anni del Novecento: dono, vento, fragranza. Tutte e tre conducono alla sua concezione dell'arte come dono e dello scrivere come processo conoscitivo e mitopoietico. Diversamente dal suo amico Ezra Pound, H.D. evita ogni sistematizzazione teorica, preferendo mostrare il potenziale innovativo dell'immaginario, del sogno e della visione.
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