Il grafico della febbre
Creato da uno spirito inquieto dalla vita maledetta il sergente Studer, investigatore della polizia di Berna, è il protagonista di una serie di polizieschi classici. Intrighi grotteschi, a tratti visionari, ambientati in una Svizzera piovosa e malinconica degli anni Trenta del Novecento che scavano nelle fragilità di un universo umano periferico. Nel Grafico della febbre, uno dei casi più avventurosi della sua carriera di investigatore, lo troviamo a Parigi dove sta trascorrendo il Capodanno. Lì conosce frate Matthias, missionario in Nord Africa. Il frate racconta di un caporale «veggente» della Legione straniera francese che ha previsto l'omicidio di due donne in Svizzera. La storia è troppo strana per non insospettire Studer che, rientrato in patria, scopre che effettivamente due donne sono state rinvenute morte in casa e avvia una indagine. Le due erano legate a un geologo, poi morto in Marocco di malaria, che poco prima di morire aveva inviato loro un grafico della temperatura che documentava il decorso della sua malattia, una curva della febbre insolita che forse nascondeva qualcosa. Viaggiando tra Parigi e Marocco, cambiando identità, Studer arriva a intra-vedere la verità dietro l'oscura trama della Legione straniera.