Honorine
Racconto lungo o romanzo brevem, comparso a puntate su «La Presse» nel 1843, Honorine è «uno degli episodi più belli e più moderni della Commedia umana». «Se i francesi mostrano tanta ripugnanza per i viaggi quanto al contrario gli inglesi li apprezzano, può essere che i francesi e gli inglesi abbiano entrambi ragione. Si trova ovunque qualcosa di migliore dell’Inghilterra, mentre è veramente difficile ritrovare lontano dalla Francia le attrattive della Francia. Le altre nazioni offrono paesaggi meravigliosi, presentano spesso e volentieri un "comfort" superiore a quello della Francia, che in quest’ambito progredisce assai lentamente. Ma la vita intellettuale, lo scambio delle idee, l’abilità nella conversazione e quell’atticismo così familiare a Parigi; ma quell’improvvisa intuizione di ciò che si pensa e non si dice, quel genio del sottinteso, che costituisce una buona metà della lingua francese, non si incontrano da nessun’altra parte». Racconto lungo o romanzo breve, pubblicato da Honoré de Balzac (Tours, 1799-Parigi, 1850) dapprima sul quotidiano popolare «La Presse» e l’anno dopo, nel 1844, in volume, Honorine ha per tema l’immotivata, in apparenza, incompatibilità tra la protagonista e il marito, il «buon» conte Octave. È, scrive il curatore nella Nota finale, «uno degli episodi più belli e più mo derni della Commedia umana», complesso, ambiguo ed enigmatico. «Di certo, uno dei più precoci e memorabili esercizi di critica non solo dell’amore romantico, ma anche del tirannico controllo che la bontà può esercitare su quelle che non si possono definire altrimenti che le sue vittime».