Altri tre casi per Petra Delicado. Morti di carta-Serpenti nel Paradiso-Un bastimento carico di riso
L'aderenza alla realtà vissuta, pur nell'iperbole di ogni delitto e nella minuziosa originalità di ogni personaggio; i dialoghi tra Petra e il suo vice Garzon, miscela audace di umori tra Cervantes e Almodovar; la complicità del lettore con tutte le complicazioni private dei due eroi; una comicità mai ovvia; un persistente disincanto; l'autentico, non ricercato, umorismo della battuta capace di arricchire di senso le situazioni narrative: sono gli elementi riconosciuti del successo dei polizieschi alla Petra Delicado. «Morti di carta»: La vittima è un giornalista televisivo: uno di quei mezzi ricattatori che grufolano negli scandali. Petra e Fermin brancolano verso una soluzione che gli sfugge come in un labirinto di specchi che riflettono volti noti e deformati, mentre i cadaveri si moltiplicano. «Serpenti nel Paradiso»: Al Paradis vive il jet set. Il borgo è insolito per un'inchiesta di Petra e il vice Fermin, abituati a delitti in contesti più andanti. Devono trovare l'assassino del giovane avvocato "primo in tutto", padre di una famiglia felice e senza ombra; cercano in quel paradiso il nido del serpente. «Un bastimento carico di riso»: E morto un barbone, ucciso con ai piedi un paio di scarpe inspiegabilmente eleganti. Chi se ne incaricherebbe, se non Petra e Garzon? Lei si sente attirata da quel mondo parallelo di diseredati, "un territorio che esisteva anche dentro di lei"; Garzon la segue: e trovano altri mondi criminali.
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