A margine
Curioso di sentieri culturali insoliti, all'incrocio tra la critica e la cronaca del lavoro letterario, con una predilezione per quell'invenzione italiana che fu la Terza pagina, Benvenuto raccoglie in questo volume esami ravvicinati di casi storico-letterari e storico- politici del Novecento. Carriere di grandi firme giornalistiche tra fascismo e antifascismo, protagonisti a cavallo di politica e cultura, parabole ideologiche e fortune attraverso le tempeste e le baruffe del secolo, eccentriche figure della breve epoca in cui la borghesia italiana mostrò amore per i frutti dello spirito. Il taglio è volutamente al margine, in un doppio senso. Da un lato, l'autore preferisce, piuttosto che entrare dentro l'opera, avvicinarsene dagli addentellati e dalle circostanze periferiche, in modo da tracciarne una sorta di spirale critica che si approssima al centro, con uno stile vigile, lieve, problematico e mai affetto dalla supponenza in cui il critico culturale rischia di cadere. Dall'altro, si tratta di protagonisti di vicende e questioni effettivamente marginali ed estranee allo star system dell'intellighenzia del secolo. Però, come accade, è dai margini che ci si dovrebbero aspettare le sorprese; per cui, ognuna di queste puntuali monografie riserva originale interesse e scoperte. E valga per tutti a dirlo l'analisi storica e ideologica del lavoro politico che fu compiuto in Sicilia, come segretario del partito, dal socialista Raniero Panzieri. Il fondatore del futuro operaismo che tanto influenzò Sessantotto e Autunno caldo, si scopre quale inusitato anticipatore di un centrosinistra che poi non fu. O si veda il ritratto raro "dell'unico rivoluzionario che voleva davvero fare la rivoluzione" in Italia, Errico Malatesta, grande anarchico. Il risultato è che il margine diventa prospettiva, punto di osservazione, per schizzare raffigurazioni aperte su tutto il Novecento ideologico italiano.
Momentaneamente non ordinabile