Il sogno amazzonico
"Fine detective della stoltezza umana e profondo conoscitore del continente latinoamericano, in questo libro in cui una scrittura di una chiarezza cartesiana è spesso velata da una malinconia amara, Michel Braudeau ferma il suo sguardo sul polmone ferito del nostro globo, l'Amazzonia. E lo fa attraverso una scelta di persone reali che videro l'Amazzonia non già come mito edenico o come sogno di una nostra purezza originaria, bensì come facile preda. Dopo Candido Rondon, l'innocente pioniere della spoliazione futura, sfilano in una sequenza dove il sogno assume le fattezze di incubo le funeste imprese del miliardario fascistoide Henry Ford; i megalomani progetti della feroce giunta militare; le iniziative non meno megalomani di Daniel Ludwig, altro funesto miliardario; l'aggressione della misteriosa Compagnia CVRD a partecipazione statale che guida migliaia di schiavi ('i garimpeiros') allo sfruttamento aurifero, fino all'inquietante spionaggio satellitare esercitato oggi sull'Amazzonia". (Dalla "Nota" di Antonio Tabucchi)
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