Il mare intorno
"Volevo andare al fiume, non lontano da dove sbocca il mare, a pescare l'anguilla del Fenicio Trafficone scampato alla morte per acqua. Tentano tutti di pescarla, dai tempi che la Gente Rossa ci arrivava qua dal mare. Lungo il fiume, dove l'acqua comincia ad allargarsi in uno stagno, dove ho imparato il lancio della pietra con il plurimo rimbalzo, tutti sanno che le anguille sono molte, ma che le sanguisughe sono più rabbiose, si attaccano alle gambe appena in acqua. Il fiume è capriccioso più delle stagioni: è allegro in primavera e poi d'estate subito svapora, se lo risucchia il sole, lascia qualche pozza dove il cielo non riesce a rispecchiarsi. D'inverno il fiume è pazzo, si allarga in uno stagno quasi un mare vivo e a poco a poco rinsavisce a primavera. Di chi non ha cervello si dice che vuol bersi la luna liquefatta nello stagno".
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