Operazione massacro

Operazione massacro

Rodolfo Walsh: "l'uomo arrivato prima della CIA" lo chiamava, per aver sventato, da cronista, un complotto dei servizi segreti, Gabriel García Màrquez, che così lo ricordò in occasione della morte violenta, sotto la giunta golpista argentina di Videla: "Quando il mondo era giovane e meno urgente, Rodolfo Walsh è stato l'autore di certi testi polizieschi stupefacenti che io leggevo la domenica riprendendomi da qualche sbornia in una pensione per studenti a Cartagena. In seguito è stato autore di certi reportage impressionanti e implacabili in cui denunciava i massacri notturni e la scandalosa corruzione delle forze armate argentine. In tutte le sue opere, anche in quelle che sembravano di semplice finzione, si è distinto per il suo impegno nei confronti della realtà, per il suo talento analitico quasi inverosimile, per la sua audacia e per la sua serietà". "Operazione massacro" è il primo di questi clamorosi reportage. Pubblicato nel 1957, racconta un episodio di qualche anno prima, che sarebbe passato sotto silenzio se Walsh non vi si fosse imbattuto casualmente: un massacro di civili innocenti da parte della prima giunta militare golpista antiperonista. Walsh indaga da segugio giornalista, ricostruisce i fatti, scopre la cospirazione e i suoi moventi e fini, e scrive un libro di denuncia rientrante tra i "capolavori del giornalismo universale" di cui parla Màrquez. E un reportage di pulsante attualità, ma che sembra possedere un cuore antico: la poesia dell'impegno del rivoluzionario.
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