Un vento sottilissimo
"Un vento sottilissimo" presenta l'autore quale cultore della musica, le cui caratteristiche riecheggiano nei luoghi e nei ricordi fatti qui rivivere. "Leggo, nel vecchio libretto scolastico, leparole 'Le problème de l'union de l'ame et du corps', scritte con calligrafia adolescenziale nella casella ove dovevo indicare l'argomento di filosofia prescelto per gli esami. Non resisto alla voglia di riprendere in mano il "Traité des passions" di René Descartes. Dispongo, per fortuna, di una traduzione italiana che apro - credo! - a caso e ritrovo così quella mirabile architettura ove "... i nervi, che sono simili a piccoli filamenti o a piccoli canaletti provenienti tutti dal cervello, sono pieni, come il cervello, di una certa aria o vento sottilissimo...". Quest'aria, questo vento, non mi sembrano più, come allora, il frutto di astruse speculazioni antiquate: li sento invece circolare in me e fuori di me. In questi anni hanno assunto sembiante musicale e so, ormai da tempo, quanto io provi sempre la commozione di chi misuri se stesso nel fluire del proprio pensiero a confronto col resto del mondo...".
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