Yesterday
Pietro, il protagonista di questo racconto, si muove pigro e a suo agio per Palermo, la sua città, con la quale ha un rapporto soprattutto sensuale. Chi sia veramente Pietro si svela, in un crescendo di "antipatia", attraverso degli episodi misteriosi. Delitti in cui casualmente continua a inciampare, che non sono tra loro collegati e non lo sono col protagonista, se non fosse per dei bigliettini che Pietro ritrova a ogni nuovo omicidio. Contengono, scopre presto, versi di canzoni dei Beatles, e intendono essere messaggi precisi a lui diretti, a formare una intima comunicazione. L'indagine che Pietro è indotto a fare - per un'autodifesa o per narcisismo - si articola per lui come una autoanalisi, anche generazionale, alla fine della quale, assieme alla sorpresa della soluzione del giallo, viene la rivelazione di una città parallela, di una realtà parallela, di una rete di relazioni umane parallela, accanto alle quali, inconsapevole, aveva da sempre convissuto. Ed è la crisi o la catarsi.
Momentaneamente non ordinabile