La congiura dei loquaci
"Signor Tenente Adano, deve scusarmi se scrivo soltanto adesso, ma sono tornato da poco in paese e ora ho trovato il suo indirizzo, che spero ancora buono. Mi perdoni del mio italiano che ho imparato nel carzere. Volevo ringraziare per l'aiuto che ha dato alla mia famiglia, nella mia assenza. Non so se ha saputo che non vivono più in paese, infatti non ho trovato nessuno. Ma spero di raggiungere presto i miei figli. Sono passati molti anni, nella mia disgrazia che, forse lei ancora se la può ricordare, si cominciò il 6 novembre 1944..."Gaetano Savaretti, giornalista esperto di fatti di Cosa Nostra, propone qui un romanzo-cronaca di un delitto di mafia.
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