Ascensore per il patibolo
Un uomo commette un delitto perfetto. Elimina scrupolosamente ogni traccia: niente testimoni oculari, nessuna impronta, un luogo rigorosamente chiuso, e, infine, nessun elemento che leghi l'assassino alla vittima. Ma il destino vigila, come nella tragedia. L'assassino ha "pianificato" il suo delitto sin nei minimi particolari ma non ha tenuto conto dell'imprevedibilità dell'essere umano. Ogni dettaglio è stato accuratamente considerato fino a quando... un portiere alza la mano verso un interruttore trasformando il delitto perfetto in incubo. Da questo racconto nel 1957 Louis Malle ha tratto l'omonimo film con Jeanne Moreau.
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